PALERMO - "A un senatore della Repubblica spetta il saluto militare, non la multa". E' la risposta del politico di Grande Sud Mario Ferrara, fermato sabato a un posto di blocco in via Emerico Amari, agli agenti che gli contestavano la mancata esposizione del tagliando assicurativo e la revisione scaduta della sua Audi A4.
Secondo quanto riporta Repubblica Palermo, la querelle fra il politico e i due poliziotti sarebbe durata per almeno quaranta minuti e avrebbero assistito una decina tra automobilisti e passanti. Sul posto sarebbe anche arrivato un funzionario della questura per mediare fra le parti avverse. Ma l’intervento è stato vano.
"Sono un senatore ed esigo il saluto militare”, diceva il politico, originario di Lercara Friddi, minacciando di chiamare con il cellulare il prefetto per metterlo a conoscenza della situazione. Probabilmente Ferrara non sapeva che il saluto militare non è più previsto per i senatori dal 1985. Secondo quanto hanno riportato i due “irriducibili” poliziotti nella relazione consegnata al superiore, quando li ha visti continuare imperterriti a redigere il verbale, Ferrara “ha cominciato a fotografarli con il suo iPhone senza nessuna spiegazione logica”. Prima di andare via, gli agenti gli hanno consegnato un verbale di 200 euro.
“La legge va rispettata da tutti - dice Giovanni Assenzio del sindacato Siulp, intervenuto sulla vicenda - al di là della carica istituzionale che si ricopre. La nostra professionalità ci impone di far rispettare a chiunque le regole, e chi lavora in strada va rispettato per l'operato a rischio che giornalmente svolge”.
(da PalermoToday)
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