venerdì 14 giugno 2013

IL SENATORE MARIO FERRARA LITIGA CON I POLIZIOTTI: "MI MULTATE? ESIGO SALUTO MILITARE"

Il senatore Mario Ferrara litiga con i poliziotti: "Mi multate? Esigo saluto militare"
Protagonista della vicenda il parlamentare di Grande Sud Mario Ferrara, fermato sabato scorso ad un posto di blocco in via Emerico Amari. Gli agenti gli hanno contestato la mancata esposizione del tagliando assicurativo e la revisione scaduta.


Il senatore Mario Ferrara litiga con i poliziotti: "Mi multate? Esigo saluto militare"


PALERMO - "A un senatore della Repubblica spetta il saluto militare, non la multa".  E' la risposta del politico di Grande Sud Mario Ferrara, fermato sabato a un posto di blocco in via Emerico Amari, agli agenti che gli contestavano la mancata esposizione del tagliando assicurativo e la revisione scaduta della sua Audi A4.
Secondo quanto riporta Repubblica Palermo, la querelle fra il politico e i due poliziotti sarebbe durata per almeno quaranta minuti e avrebbero assistito una decina tra automobilisti e passanti. Sul posto sarebbe anche arrivato un funzionario della questura per mediare fra le parti avverse. Ma l’intervento è stato vano.
"Sono un senatore ed esigo il saluto militare”, diceva il politico, originario di Lercara Friddi, minacciando di chiamare con il cellulare il prefetto per metterlo a conoscenza della situazione. Probabilmente Ferrara non sapeva che il saluto militare non è più previsto per i senatori dal 1985. Secondo quanto hanno riportato i due “irriducibili” poliziotti nella relazione consegnata al superiore, quando li ha visti continuare imperterriti a redigere il verbale, Ferrara “ha cominciato a fotografarli con il suo iPhone senza nessuna spiegazione logica”. Prima di andare via, gli agenti gli hanno consegnato un verbale di 200 euro.
“La legge va rispettata da tutti - dice Giovanni Assenzio del sindacato Siulp, intervenuto sulla vicenda - al di là della carica istituzionale che si ricopre. La nostra professionalità ci impone di far rispettare a chiunque le regole, e chi lavora in strada va rispettato per l'operato a rischio che giornalmente svolge”. 



Nessun commento:

Posta un commento