domenica 19 maggio 2013

Voragini nell'asfalto e strade interdette

ROMA - Una quindicina di strade sono talmente malridotte che i vigili le hanno dichiarate interdette a moto e biciclette, imponendo anche il limite di 30 km l’ora alle auto. Per altre decine, invece, l’unica soluzione presa è quella di transennare le buche più profonde e pericolose.

E’ rivolta nell’entroterra per il gravissimo stato di dissesto della viabilità. Dall’inizio di febbraio la polizia municipale ha dichiarato pericolose una quindicina di strade, tutte distribuite nei quartieri di Acilia e Dragona; per quelle arterie si è stabilito il divieto di transito per moto e biciclette, oltre che ridurre a 30 km l’ora la velocità massima degli altri veicoli. Ci si aspettava la risposta dell’amministrazione con un piano di manutenzione straordinaria ma a parte qualche rattoppo non è successo nulla. E i divieti, come le buche, stanno ancora lì.

Dopo le piogge invernali, la situazione è ancora peggiorata. In mancanza anche di interventi minuti, i vigili urbani hanno iniziato a disporre il transennamento dei tratti più compromessi e rischiosi. Così adesso il paesaggio urbano è costellato di reti e nastri da cantiere ai lati o persino al centro della carreggiata.

L’elenco della viabilità «arancione» è sterminato. A Dragona, per esempio, sono interessate dalle singolari macchie di colore via Agostino Cignini, via Sarnico, via di Dragone, via Buscate, via Barzanò, via Martino Martini, via Callisto Caravano e poi via Fattiboni con tre tombini sprofondati e mai sostituiti. E poi voragini transennate anche a via Giovanni Franzoni, in via di Saponara, in via di Macchia Saponara, in via Bruno Molajoli. Sul versante opposto della via del Mare, riquadri di strada da evitare in via delle Case Basse, via dei Monti di San Paolo, via della Maggiorana, via Casaletto di Giano.
«Non se ne può più - lamenta Nicola Zahora, presidente del coordinamento comitati di quartiere - L’entroterra ostiense è completamente dimenticato. Ci sono vie che attendono da mesi di essere rimesse a posto per la sicurezza degli automobilisti. Quando piove bisogna fare la gimcana con le auto». Affari d’oro per gommisti e meccanici che devono intervenire per riparare i guasti provocati dalle voragini.

A Ostia Antica la strada principale, via dei Romagnoli, è una ragnatela di fessurazioni con profondi avvallamenti molto pericolosi per i motociclisti. «I centauri sono le vittime predestinate del degrado in cui versa la viabilità» sottolinea Cesare Colangelo di Maremoto13, gruppo di appassionati delle due ruote. L’ultimo motociclista che ha pagato le conseguenze di questo stato di pericolosità è il 40enne dipendente del Grassi scivolato sulla sua Bmw 1300 contro il guard rail di via di Castelfusano, deformata dalle radici dei pini, la prima tra le arterie oggetto dei limiti imposti dai vigili urbani.

«La maggioranza dei problemi della nostra zona - segnala Ezio Pietrosanti del comitato di quartiere Acilia Centro Sud - nasce dalle perdite delle condotte idriche e fognarie. Viene eroso il substrato delle strade che sprofondano. Bisognerebbe imporre all’Acea interventi immediati su tutta la rete delle acque». Intanto, però, con le casse comunali a secco, a pagarne le conseguenze in termini di mobilità e sicurezza sono gli automobilisti del litorale.

(fonte: ilmessaggero.it)

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