domenica 5 maggio 2013

STOP IMU GIUGNO, ARRIVA DECRETO AD HOC PER 18 MILIONI DI PROPRIETARI

Roma - (Adnkronos) - I tecnici del ministero dell'Economia hanno al massimo 10 giorni di tempo per mettere a punto il provvedimento per sospendere l'imposta più odiata da tre italiani su quattro.

Roma, 5 mag. (Adnkronos) - La tassa più odiata dagli italiani sarà congelata, con la sospensione della rata di giugno, grazie a un decreto legge ad hoc che il governo Letta sta mettendo a punto. I tecnici del ministero dell'Economia hanno al massimo 10 giorni di tempo per mettere a punto il provvedimento per sospendere l'imposta sulla prima casa. La cifra necessaria per tenere fede agli impegni presi dal presidente del Consiglio, nella migliore delle ipotesi, sara' pari a 1,5 mld ma potrebbe addirittura raddoppiare. Secondo i dati del Mef il bottino incassato lo scorso anno grazie all'Imu sulle abitazioni principali, pagato da 17,8 mln di proprietari, ammonta a circa 4 miliardi di euro. Di questi, circa 3,4 mln sono riconducibili alle aliquote standard, mentre gli altri 600 mln derivano dagli aumenti stabiliti dai comuni.

L'importo che sara' necessario per sospendere la prima rata dell'imposta dipende, appunto, dal tipo di intervento scelto dall'erario; se decidera' di accollarsi il peso complessivo dell'imposta, attraverso un'anticipazione di cassa che comprenda comuni anche le variazioni applicate dagli enti, la cifra da versare si avvicinera' al tetto massimo. Mentre se decidera' di non accollarsi anche gli aumenti stabiliti dai singoli comuni, attraverso le variazioni delle aliquote, la sospensione dell'imposta costera' decisamente di meno.


La rata media pagata ammonta a 225 euro ma i dati dell'Agenzia del territorio dimostrano il 10% dei proprietari versa da solo oltre la meta' del gettito complessivo (57,3%). Inoltre un terzo del gettito Imu sulla prima casa deriva da 4 grandi comuni che sono: Roma, Torino, Genova e Napoli. Mentre circa un quarto delle abitazioni principali, per effetto della detrazione, risulta esente dal pagamento. Nel 2007, ultimo anno di applicazione dell'Ici sulle prime case, il gettito era stato di circa 3,3 mld. In linea anche il numero dei contribuenti e il versamento medio.


La decisione del governo Letta, di inserire la sospensione dell'Imu tra i primi interventi dell'esecutivo, non sorprende affatto vista l'avversione degli italiani nei confronti dell'imposta. Secondo il rapporto Italia 2013 dell'Eurispes l'imposta municipale sugli immobili viene giudicata ingiusta da tre italiani su quattro. Ici o ­Imu, si legge nel rapporto, "cambia la dicitura ma la tassa resta, caldeggiata dall'Europa, poi criticata perche' nata troppo in fretta e ritenuta indice di una maggiore iniquita' sociale, ha lasciato scontenti la maggior parte degli italiani". Il 75,4% non la ritiene giusta nell'attuale contesto economico (il 56,1% per niente e il 19,3% poco).


Il sentimento che gli italiani provano nei confronti dell'Imu puo' essere meglio compreso osservando i dati sul patrimonio immobiliare italiano: secondo i dati del rapporto sugli immobili in Italia 2013 il suo valore supera quota seimila miliardi di euro, ed e' pari a 4,3 volte il pil nazionale. E la casa, che rappresenta il bene piu' prezioso per le famiglie, copre oltre i nove decimi del totale: sono 30,6 mln di edifici per un valore complessivo di 5.559 miliardi di euro.


Nell'ultimo anno i tributi sugli immobili, secondo i dati contenuti nel rapporto, sono aumentati del 27,37%, arrivando, passando da 32,33 miliardi del 2011 a 41,18 mld dello scorso anno.Circa la meta' del patrimonio abitativo di trova al nord (47,8%), il 26,3% al Centro ed il 25,9% al Sud. La regione dove si colloca il maggiore valore residenziale e' la Lombardia, con un patrimonio di 974 miliardi di euro, seguita dal Lazio, con 875 mld. Le quote territoriali piu' elevate sono quelle della Lombardia (15,1%) e del Lazio (13,5%).

(fonte: adnkronos.com)

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