mercoledì 8 maggio 2013

PROTEGGERE I BAMBINI IN AUTO, SISTEMI DI RITENUTA PREVISTI: PER NON SBAGLIARE


Bisogna subito dire che sono in netto calo gli incidenti che hanno come vittime i bambini rispetto agli anni 80’ e 90’, anche grazie a una progressiva adozione dei sistemi di ritenuta: seggiolini e adattatori di altezza.

Sono, però, ancora tanti i genitori convinti che un abbraccio sia sufficiente a proteggere i propri figli quanto un dispositivo di sicurezza, purtroppo non è così e le conseguenze di questa convinzione si possono rivelare letali.

In caso d’impatto le leggi della fisica ci insegnano che un corpo aumenta considerevolmente il proprio peso, uno scontro alla velocità di 50 km/ora, ad esempio, equivale ad una caduta dal terzo piano di un edificio. I bambini rischiano più degli adulti, in caso di incidente, di essere proiettati in avanti o fuori dell'abitacolo a causa della loro taglia ridotta, la scarsa resistenza muscolare e la delicatezza degli organi li espongono maggiormente al rischio di lesioni.

Mentre gli incidenti più gravi avvengono sulle strade extraurbane per i nostri figli i percorsi più pericolosi sono i brevi tragitti cittadini, proprio quando si abbassa il livello di guardia e di attenzione nei confronti delle protezioni da adottare verso i minori perché prevale la convinzione che per poche centinaia di metri nulla possa accadere.

In Italia ogni anno i bambini (da 0 a 14 anni) feriti in incidenti sono circa 11.000 e di questi circa 130-150 muoiono in seguito all’incidente (fonte Istat), le statistiche parlano chiaro: nella maggior parte dei casi i bambini deceduti in seguito ad incidenti non erano assicurati con gli appositi sistemi di ritenuta, in questo caso infatti il rischio di morte viene stimato in 7 volte superiore rispetto ad un bambino legato secondo le norme.

Nel 2012 305 incidenti significativi hanno perso la vita 28 bambini. La fascia più colpita è proprio quella dei più piccoli da 0 a 5 anni con 15 vittime seguita da quella da 6 a 10 anni con 9 vittime, e 4 da 11 a 13 anni.

Sistemi di ritenuta previsti: per non sbagliare.
I sistemi di ritenuta si dividono in cinque gruppi a seconda del peso del bambino:
Peso ed età indicativa del bambino:

- Fino a 10 Kg (12 mesi circa), il gruppo di omologazione dei seggiolini è il gruppo “0”, è consigliato fissarli sul sedile posteriore nella posizione della navicella, parallela ai sedili posteriori;
- Fino a 13 Kg (24 mesi circa), il gruppo di omologazione dei seggiolini è il gruppo “0+”, è consigliato fissarli sul sedile posteriore in senso opposto a quello di marcia;
Da 9 a 18 Kg (da 9 mesi a 4 anni circa), il gruppo di omologazione dei seggiolini è il gruppo “1”, è consigliato fissarli sul sedile posteriore fino ai due anni in senso opposto a quello di marcia (nei modelli che lo prevedono) e nello stesso senso di marcia negli altri casi;
- Da 15 a 25 Kg (da 3 anni a 5 anni circa), il gruppo di omologazione dei seggiolini è il gruppo “2”, è possibile fissarli sul sedile anteriore o posteriore e la posizione è la stessa del senso di marcia del veicolo;
- Da 22 a 36 Kg (da 5 anni a 12 anni circa), il gruppo di omologazione dei seggiolini è il gruppo “3”, è possibile fissarli sul sedile anteriore o posteriore e la posizione è la stessa del senso di marcia.
Quando si acquista un seggiolino è opportuno verificare che sia adeguato al peso del bambino, altrimenti potrebbe non svolgere la sua funzione, e che sia un dispositivo che riporti il marchio di omologazione

(tratto da fonte: http://www.aci.it/laci/sicurezza-stradale/sistemi-di-sicurezza-passiva/ritenuta-bambini/classificazione-dei-tipi-e-omologazione.html)

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